Ci si va “pesante” sui premi per gli esercizi no slot…ed anche con gli orari

Ci si sposta al nord della nostra Penisola, da Napoli a San Donato Milanese (Milano), in questa sorta di itinerario intrapreso per renderci conto delle prese di posizione delle varie città nei confronti del solito argomento “gioco d’azzardo pubblico e siti di casino online” e per scoprire che ovunque sull’italico territorio si prendono iniziative per “togliere il gioco dalla vita quotidiana” dei cittadini, anche da quella di coloro che con il gioco trovano divertimento e serenità e non certamente derive problematiche ed esistenziali. Si potrebbe anche dire che i vari Comuni “ledono” la libertà degli stessi loro cittadini quando impongono al gioco di “sparire” tout court, incentivandone il bando con qualsiasi mezzo la legge metta loro a disposizione. E ci si trova ancora qui a domandarsi se questo è esattamente una cosa giusta, oppure se è un sopruso bello e buono.

Quale incentivo migliore potrebbe mettere in campo un Comune (di qualsiasi parte della nostra Penisola) se non quello di “dimezzare” addirittura le tasse sulla Tari per quegli esercenti che rinunceranno per almeno tre anni ad un guadagno che percepirebbero dal gioco d’azzardo a mezzo delle apparecchiature di gioco? Il 50% di “sconto” è certamente una buona cifra, allettante e realistica sopratutto in questo momento dove, commercialmente, le attività ludiche sono sotto pressione e forse non si poteva trovare una migliore soluzione… per sfidare il gioco d’azzardo (pubblico).

Non rimarranno solo parole queste poichè il Comune di San Donato Milanese passa direttamente ai fatti e presenta la modifica del regolamento dell’Imposta Unica Comunale che prevede per i gestori di bar, caffè e pasticcerie la possibilità di richiedere il “dimezzamento dell’importo da pagare per la tassa rifiuti” proprio nel caso di rinuncia alle slot: chi ne fa richiesta deve presentare una dichiarazione formale di rinuncia alla installazione delle apparecchiature per almeno un triennio. “Lo sconto della Tassa Rifiuti sarà riconosciuto una tantum per un massimo di tre annualità”.

Gli esercizi di San Donato Milanese, oltre al dimezzamento dell’imposta, riceveranno dal Comune una sorta di certificazione, una vetrofania, con lo slogan “Qui non si azzarda” da esporre in vetrina e che farà comprendere ai concittadini che con la rinuncia ad una parte degli introiti si contribuisce alla battaglia contro la diffusione del gioco problematico. Dalla provincia di Milano, poi si passa a quella di Verona e più esattamente al Comune di Grezzana che è al lavoro per un’ordinanza oraria sul gioco mentre in provincia di Mantova, Castel D’Ario, si approva un regolamento “no slot”.

Grande movimentazione, quindi, sull’italico territorio: Grezzana avrà il funzionamento delle apparecchiature da intrattenimento e dei casino live dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 e questo segue le linee guida adottate dal Comune di Verona e dalle città vicine garantendo così, l’uniformità di orari evitando la “transumanza” dei giocatori. Da aggiungere che il Sindaco di Grezzana sta anche studiando attività di prevenzione per l’abuso del gioco con incontri con la cittadinanza ed anche nelle scuole.
Anche a Castel D’Ario, nella provincia di Mantova, ci sono novità per il gioco: approvazione di un regolamento che definisce i criteri per l’apertura di sale da gioco, distanziometro di 500 metri dalle scuole ed impianti sportivi, luoghi di culto ed altro in applicazione della legge regionale. E si continua, in ogni dove, a “legiferare” contro il mondo del gioco d’azzardo lecito e questo… non avrà fine sino a quando lo Stato “non alzerà la sua voce” a livello nazionale.

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