Per chiudere una sala scommesse si passa “Alle vie di fatto”

Fermo restando che chi apre un’attività ludica o un casino online legale deve “sottostare” a permessi di vario tipo ed a concessioni da parte dello Stato “essendone una sua riserva”, ma impegna forze personali e finanziarie per avviare questa impresa e, quindi, si aspetta dei tornaconti dal suo percorso. Chi vi si oppone, almeno a parere di chi scrive, vìola quindi il principio di libertà di impresa e, di conseguenza, questo suo atteggiamento si può ritenere alquanto discutibile. Ma posto tutto ciò che non dovrebbe essere una cosa tanto difficile da comprendere, ma dovrebbe invece rispecchiare una realtà civile e sociale, ci si trova dinanzi ad iniziative politiche che arrivano all’obbiettivo di raccogliere firme per addivenire alla “scomparsa” di una sala scommesse per “il bene di un certo territorio”.

Quindi, prosaicamente, visto che la sala scommesse è stata regolarmente autorizzata, si passa alle “vie di fatto” per farla chiudere… Ci si trova, quindi, a disquisire di una petizione di mille firme presentata da un gruppo politico al Comune di Perugia per la “chiusura” di una sala di scommesse vicina a due scuole: petizione sottoscritta da genitori residenti, commercianti, cittadini, associazioni tutti uniti e solidali in questa battaglia che ha avuto un sorprendente numero di adesioni anche online. Quando si parla di gioco d’azzardo pubblico la cittadinanza è sensibile, questo fenomeno che sta riempiendo pagine di giornali e tavoli di discussione in televisione attira indubbiamente l’attenzione anche se “l’argomento gioco” a volte viene cavalcato dalla parte politica per acquisire positività in vista di elezioni e dalla parte “sociale” per mostrare perbenismo e moralismo sentimenti “positivi” per la cittadinanza.

In ogni caso, questa petizione popolare ha raggiunto il Consiglio Comunale di Perugia che dovrà prenderne atto e deliberare. Il fatto che questa sala scommesse fosse nelle vicinanze di alcune scuole era già a conoscenza del Consiglio e della Giunta che avevano promesso di verificare ed accertare la compatibilità di questa ubicazione rispetto al regolamento in essere, ma al momento non era stato preso ancora alcun provvedimento né effettuata alcuna delibera.
Da qui l’impegno dei sottoscrittori la petizione, suddivisi in varie categorie, ma tutti assolutamente sensibili all’argomento, che sollecitano l’intervento delle istituzioni sopratutto ora che questa sala giochi è effettivamente aperta ed esplica la sua attività, peraltro regolarmente autorizzata. Da sottolineare che la petizione è solo il seguito della mobilitazione cittadina avvenuta mesi addietro e promossa da Libera Umbria contro le Mafie ed alla quale hanno ovviamente partecipato i sottoscrittori della richiesta che oggi viene presentata.

A sostegno ed a supporto della richiesta della cittadinanza si sottolinea e si ricorda al Comune di Perugia, qualora ve ne fosse bisogno, che il gioco problematico, l’abuso del gioco e le derive che ne discendono sono assai pericolosi perchè subdoli, latenti e vanno a colpire anche giovani e giovanissimi oltre che le persone più vulnerabili e, di conseguenza, le istituzioni devono intervenire a tutela della propria cittadinanza anche con percorsi di formazione e di cultura al gioco ed ai casino online con bonus. Il gruppo politico che si è fatto fautore di questa presentazione, spera che i sottoscrittori facciano la loro parte e continuino in questa battaglia sociale per proteggere gli alunni delle scuole interessate e gli studenti universitari e sottolinea che ora non è il momento di tirarsi indietro, ma di continuare in questa “giusta” richiesta di chiusura.

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