Iniziativa per la tutela del riso nostrano: arriva la tracciabilità?

Il Ministro dell’Agricoltura Martina ha annunciato che ha in previsione un Decreto per fare in modo che sull’etichetta del riso si trovi l’indicazione del luogo di produzione e di trasformazione. Questa esigenza è parecchio sentita dai risicoltori e da gran parte della cittadinanza italiana. Dietro a questo c’è certamente la tutela economica di tutti coloro che si occupano di questa importante coltivazione, insidiata dall’importazione in Italia di riso da ogni parte del mondo ma anche una tutela della salute.

Nulla, infatti, di principio contro il riso cinese e orientale in generale, tra l’altro con caratteristiche fisiche e di gusto anche apprezzabili ma c’è il fatto che le regole di tutela della salute presenti in Italia, che vietano, tra l’altro, l’uso di certi prodotti ritenuti dannosi, in Cina, per dire un Paese, non esistono, con il risultato che consumando riso cinese non siamo affatto certi di alimentarci con un prodotto sicuro per la salute.

Gli agricoltori richiedono interventi di stop all’importazione di riso a dazio zero che crea anche squilibri del mercato e dal popolo arrivano pressioni per una maggiore tutela del prodotto italiano, ottimo e sicuro. Questo ha indotto il Ministro Martina a pensare ad un Decreto in merito e all’attivazione presso l’UE di misure di salvaguardia del riso italiano.

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