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Certificazione energetica: tutto quello che c’è da sapere

Tra i vari servizi richiesti in questo momento particolare momento storico, uno, più di altri, è di grande attualità, anche perché riguarda l’erogazione di alcune agevolazioni fiscali. Stiamo parlando, come molti sapranno, del cosiddetto “APE”, acronimo di Attestato di Prestazione Energetica, che in molti casi, purtroppo, richiede tempi di erogazione certamente non brevi, anche se oggi, grazie alla presenza sul web di alcuni portali tematici, in svariati casi i tempi si abbassano considerevolmente.

Questo documento racchiude le caratteristiche energetiche di un edificio, pubblico o privato che sia, in base al loro stato nel momento in cui viene effettuato l’attestazione. Va da sé, per quanto ovvio, che gli edifici di più recente costruzione, piuttosto che quelli che sono stati oggetto di significativi interventi di ristrutturazione negli ultimi anni, hanno la possibilità di ottenere dei certificati che sono maggiormente performanti dal punto di vista energetico.

Risparmio energetico, tema quanto mai di strettissima attualità

All’interno di questo certificato sono indicate non solo le prestazioni energetiche, ma anche il consumo annuale di energia di quel determinato edificio, offrendo la possibilità a qualunque soggetto di ben comprendere quale sia lo stato energetico di un edificio che si vuole acquisire o affittare. Il “caro-bolletta”, d’altro canto, è un tema quanto mai attuale nell’ultimo periodo, con gli aumenti causati dalla speculazione presente nel mercato del gas e dell’energia in questo particolare periodo storico.

Nell’APE, ogni abitazione viene inquadrata in una delle 10 specifiche classi energetiche presenti, stabilendo quale sia la reale efficienza dal punto di vista ambientale ed energetico di un immobile. Questa classificazione va dalla categoria A4 (massima efficienza energetica) alla classe G (minor efficienza energetica): tramite la certificazione energetica, quindi, si può procedere ad una stima, in base anche alla dimensione dell’immobile, dei consumi che dovremo sostenere nell’arco solare.

Negli ultimi mesi, l’importanza dell’APE è diventata centrale soprattutto per quelle operazioni di ristrutturazione finanziate tramite il cosiddetto “Bonus 110%”, in cui è indispensabile dichiarare quale sia l’attuale stato di efficienza dell’immobile e quello che, tramite lo svolgimento dei lavori, si vuol arrivare ad ottenere. Requisito, quest’ultimo, di fondamentale importanza per comprendere se i lavori consentono di ottenere i bonus previsti o meno.

Certificazione APE tramite il web: costi e tempi medi di consegna

Sono diversi gli interventi che consentono di ottenere un forte risparmio energetico al proprio edificio. Tra i più gettonati c’è la coibentazione di solai e pareti, piuttosto che la sostituzione dei serramenti o l’installazione di schermature dei solai. Altre installazioni molto ricercate al fine di implementare l’efficienza energetica dell’immobile sono l’installazione dei pannelli solari e la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale.

La certificazione APE dev’essere stilata da un professionista, come ad esempio geometra, architetto o ingegnere, regolarmente iscritto al proprio albo professionale. E a differenza di qualche anno fa, questi servizi e pratiche possono essere richieste anche online, avvalendosi di una serie di professionisti che consentono il disbrigo della pratica in tempi più celeri e a costi in molti casi più bassi. Basti vedere, a tal proposito, i costi medi di una pratica APE, che tramite il web, grazie anche a costi di disintermediazione maggiori, risulta di norma più conveniente.

Tramite la grande rete telematica, l’onere medio di una certificazione APE si attesta tra i 100/200 €, mentre tramite i tradizionali canali può arrivare anche ad un importo superiore ad €. 300. Costi, per quanto ovvio, che variano sensibilmente da città a città e da un’unità immobiliare ad unità immobiliare, oltre che alla tipologia di intervento da dover eseguire. Per quanto concerne, invece, i tempi medi di consegna dell’attestato, tramite il web si attestano attorno ai 7 giorni, anche se in alcuni casi, solitamente riferiti a progetti di piccolo cabotaggio, si possono ridurre anche di tre giorni.

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